Il racconto di una grande amicizia e della vita eccezionale di un uomo che, con una macchina fotografica a tracolla, ha inseguito insaziabilmente la Storia. “Mario Dondero appare sempre all’improvviso con il suo inconfondibile passo, il berretto scozzese ben calcato in testa e in mano la piccola Leica, con cui è capace di inventare la vita, qui e ora, nell’attimo miracoloso di un incontro”.
Questo il retro di copertina del libro scritto da Angelo Ferracuti su Mario Dondero, edito da il Saggiatore, che prende le mosse da una piccola opera in tiratura limitata nella quale il grande fotografo era anche visibile attraverso immagini e disegni. In questo volume, a parte una foto in copertina con la quale Dondero cattura la corsa in bici di due maestre in Irlanda nel 1968, non ci sono immagini ma solo parole. Un racconto pieno di amore – a partire dal titolo – verso Dondero, un ripercorrere i suoi passi che portano inevitabilmente a incontrare luoghi e persone.
Il viaggio narrato conduce Ferracuti anche dentro le stanze del Piccolo museo del diario “entriamo nel museo, dove è conservata l’umanità, conservata nei cassetti, cassetti della memoria, una installazione tecnologica di voci capaci di trasmettere l’emozione e i sentimenti profondi di chi scrive attraverso un percorso sensoriale interattivo. Ne apro uno a caso…”