“Un’idea bellissima, unica in Italia”, così l’onorevole Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, ha definito il Piccolo museo del diario allestito dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano al termine della sua visita di questa mattina. Accolta dal presidente dell’Archivio dei diari Albano Bragagni, dal direttore scientifico Camillo Brezzi e dalla direttrice organizzativa Natalia Cangi, l’onorevole Borletti Buitoni ha scoperto il patrimonio culturale della Fondazione in due tappe: la prima all’interno del museo che si trova a Palazzo Pretorio e poi nel cuore dell’Archivio, in piazza Fanfani, dove materialmente vengono custoditi e conservati oltre 7200 testi che costituiscono quella che ormai è considerata una vera e propria “banca della memoria”. La visita al percorso museale, nato per raccontare l’Archivio e le testimonianze autobiografiche che esso contiene, è stato il momento più suggestivo. “Quanto creato qui a Pieve – ha commentato Borletti Buitoni – è qualcosa di straordinario: quello che si fa qui, con questo museo e con questa attività di conservazione dei diari e delle memorie, è un contributo culturale fondamentale, perché senza memoria non c’è futuro, non c’è consapevolezza. Il patrimonio dell’Archivio è stato poi tradotto in questo Museo con un linguaggio multimediale immediato e molto attraente e spero che questo attiri l’attenzione dei più giovani. Di ritorno al Ministero, per quello che potrò, cercherò di far guardare con più attenzione verso questa realtà: non mi risulta che in Italia ci sia un altro luogo in cui si fa un lavoro come questo, in modo così competente, così scientifico e così appassionato”.